TERZO CAPITOLO di ERASMO II

Dalla seconda serie “ERASMO OGNIBENE E LA SUA FAMIGLIA SPECIALE”

Un piano quasi perfetto

Quella mattina avevo dato appuntamento una mezz’ora prima davanti alla scuola ad Attilio, perché volevo spiegargli bene il mio piano.

«Ma sei proprio sicuro che alle bambine piaccia farsi tirare le caccole?» mi disse dubbioso Attilio «E poi, io non è che ne ho tante come tuo fratello.»

«Non devi necessariamente tirarle fuori, puoi anche fare finta, tanto lei urlerà sì, ma vedrai come si diverte.» lo rassicurai.

«Non sono così sicuro, mi sembra molto strano

«Devi fidarti. Non te lo dovrei dire, perché è una questione di famiglia, ma dovevi vedere come si divertivano la sera che li ho spiati. L’alternativa è che trovi anche tu un tuo punto di forza, ma non abbiamo molto tempo e ci vuole molta pratica prima di riuscire a capirlo. A me ci sono voluti mesi.»

«Magari io ci metto meno tempo… dimmi cosa fare e ci provo

«Te l’ho già detto cosa devi fare. Non è difficile. Vuoi conquistare una femmina? Nessuno di quelli che conosco ha più femmine di mio fratello, quindi il suo è sicuramente il metodo migliore e il più veloce.»

Attilio mentre cerca di mettere in pratica i suggerimenti di Erasmo

«Se lo dici tu… però io non ho i suoi muscoli.» si era alzato la maglietta e dovevo ammettere che non aveva la tartaruga di mio fratello.

«Questa volta hai ragione e la maestra potrebbe sgridarti se ti vede senza niente, ma almeno puoi mostrarle il braccio.»

Attilio si arrotolò la manica e fece il gesto di tirare il muscolo, ma io non ho visto una grande differenza. Matteo che ci guardava da lontano si era messo a ridere di gusto. Mi stavo proprio arrabbiando, non solo non ci aiutava, ma ci prendeva anche in giro.

«E va bene, allora fai la faccia da duro.»

«E come si fa?» mi chiese lui.

«Devo proprio dirti tutto? Guarda questa è la foto di mio fratello. Vedi? Le foto le fa tutte così, perché dice che alle femmine piace molto.»

«Ma non si vede la faccia

«Si vede quel tanto che basta. Allora è tutto chiaro? Quando entrerà in classe tu tirati su la manica, le mostri il muscolo mentre ti togli una caccola dal naso e gliela lanci sempre tenendo la testa girata di profilo. Se fai tutte queste cose insieme si innamorerà di te all’istante.»

«Si ma non è micca facile.» mi rispose mentre faceva qualche maldestro tentativo. «Non sono molto sicuro che questa cosa funzioni» si azzardò a dire, finché non mi vide così convinto che forse per paura di come potevo reagire, decise di accontentarmi.

Io mi sono appostato davanti alla porta della classe per aspettare la biondina in modo da mandargli un segnale appena la vedevo entrare. Quando sbucò dal corridoio cominciai a tossire ripetutamente. Era il segnale convenuto. Lui si mise nella posizione che gli avevo indicato: di profilo, manica arrotolata fino alla spalla, e dito nel naso.

La maestra di Erasmo che rimprovera Ilario e gli ordina di andare a disinfettarsi le mani

Peccato che la biondina si era fermata a parlare con Matteo davanti al suo armadietto e in quell’istante è entrata la maestra. Quando lo ha visto con il dito nel naso e la manica alzata lo ha sgridato e lo ha mandato a disinfettarsi subito le mani. Ha detto che se lo ritrovava ancora in quella posizione gli avrebbe fatto anche una multa. E come se non bastasse la biondina è entrata in classe con Matteo mentre la maestra lo stava rimproverando, così entrambi si sono messi a ridere.

Mentre la bidella ha mandato me in infermeria dicendo che avevo troppa tosse.

Non è proprio andata come me l’aspettavo. Forse perché mio fratello è troppo grande, ma non ho sorelle della mia età, Alice è troppo piccola per queste cose, non posso certo chiedere a lei. Mi serve al più presto un piano B.

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